Percorsi turistici

Gaeta, un lembo di terra che si protrae nel mar Tirreno che offre mille panorami e suggestive visioni destinati ad un viaggiatore curioso ed appassionato.

Il territorio italiano è custode di una tradizione culturale e di un patrimonio storico-artistico di inestimabile valore: dall’antichità classica romana, alla civiltà cristiana; dalle invasioni barbariche a quelle islamiche; dal particolarismo politico-culturale all’età dei comuni e delle Signorie; dalle città stato allo stato moderno e contemporaneo.

Gaeta si mostra polo turistico della Roma senatoria ma anche terra paleo-cristiana, coacervo di autentica religione; terra delle contese storiche, custode del sepolcro di Erasmo e sede del monachesimo di Nilo; una città di confine tra la ragion di stato pontificia e le tendenze espansionistiche degli ipati medioevali, tra le diplomazie degli Angiò e quelle d’Aragona non senza tralasciare la furia longobarda, il dominio Normanno e la pirateria saracena.

Un paesaggio dalla storia millenaria, attraversato dalla via Appia e residenza balneare di patrizi, generali e consoli romani.

Coste frastagliate dove i Saraceni conobbero cocenti sconfitte, come nella battaglia sul Garigliano del 915. Terra dove angioini ed aragonesi gareggiarono per il potere edificando numerosi castelli, come la fortezza a Gaeta, che sotto la famiglia reale dei Borbone divenne la punta di diamante del Regno delle Due Sicilie.

Il profilo turistico

L’offerta di Gaeta è ampia e diversificata, rendendo il territorio una destinazione ideale per target turistici con esigenze e motivazioni anche molto diverse tra loro. Turismo balneare, storico, naturalistico, enogastronomico. La presenza della stazione di Formia – Gaeta lungo la linea ferroviaria Roma – Napoli e la vicinanza dell’autostrada A1 con il casello di Cassino distante circa 40 km permettono un buon posizionamento del Golfo di Gaeta nelle dinamiche dei flussi commerciali, ma soprattutto turistici, nazionali ed internazionali.

PERCORSI STORICI

ROMA NEL GOLFO DI GAETA

Un leggero equipaggiamento da trekking, qualche panino nella bisaccia e via! Un ciclo di escursioni speciali da percorrere a piedi tra i sentieri del Parco Regionale di Monte Orlando, fatti di storia, leggende e paesaggi mozzafiato. Attraverso guidati nella natura e nei luoghi dove sono nati o amavano dimorare o talvolta hanno trovato la morte personaggi come Cicerone, Lucio Sempronio Atratino, Gneo Fonteo e Lucio Munazio Planco si rac­conterà il modo in cui alcuni grandi personaggi del passato hanno visto, percepito e vissu­to la cultura del loro tempo tra scritti politici, orazioni, trattati gastronomici. Il percorso prevede una passeggiata nel Parco di Monte Orlando che, ammirando oltre il paesaggio alcuni reperti militari d’epoca borbonica “le polveriere” per poi giungere alla sommità della collina dove insiste, perfettamente intatto il Mausoleo di Lucio Muazio Planco.

REGNO DELLE DUE SICILIE, ULTIMO ATTO. QUI NASCE L’ITALIA UNITA

L’ultimo capitolo del Regno delle Due Sicilie e il primo dell’Unità d’Italia si è scritto a Gaeta. Una storia poco conosciuta, raccontata spesso da chi quella guerra la vinse. Per questo motivo, Gaeta è lo scenario più adatto a far rivivere e raccontare i giorni dram­matici dell’assedio della fortezza di Gaeta, iniziato il 5 novembre e conclusosi il 13 febbraio 1861. I bastioni di Carlo V, i castelli angioino – aragonese hanno visto lo scontro tra l’esercito piemontese e quello borbonico e, infine, la firma dell’armistizio. Un capitolo fondamentale della storia italiana da raccontare e rico­struire proprio sui luoghi dove tutto è avvenuto.

Il percorso prevede la visita degli imponenti Bastioni di Carlo V con il ridotto cinque piani costruiti alle pendici di Monte Orlando, per poi spostarsi nel centro storico dove insistono i bastioni della fortezza di Gaeta ed i castelli Angioino ed Aragonese, testimonianza del potere militare che Gaeta ha rivestito nel corso dei secoli.

MONUMENTI RELIGIOSI ED ARTE SACRA

Campanile della Cattedreale dei SS. Erasmo, Marciano e Santa Maria Assunta, particolare

SANTUARIO DELLA MONTAGNA SPACCATA

Un marinaio turco, l’impronta della sua mano sulla roccia, un luogo meta di Santi e mistici della chiesa cattolica, dove il mito e la natura si fondono con la fede. Il Santuario della SS. Trinità – Montagna spaccata, merita di essere visitato ed ammirato. Sono tre le spaccature che secondo la religione, si aprirono quando la terra tremò alla morte di Gesù in croce. Tre fenditure nella roccia composte dalla cosiddetta “Grotta del Turco”, “Mano del Turco” ed una terza Falesia . Il Santuario della Montagna Spaccata è tra i più visitati in tutto il Lazio. Da qui passarono nel corso dei secoli: San Francesco, San Bernardino da Siena, Sant’Ignazio di Loyola e San Filippo Neri, Papa Pio IX e migliaia di turisti e fedeli che ogni giorno dell’anno si recano in questo luogo dal fascino unico.

Promotorio di Monte Orlando, vits mare, delle famose fenditure della Montagna spaccata

Il Percorso prevede la visita al Santuario della SS. Trinità (Montagna spaccata), il sentiero della Via Crucis, la Cappella di San Filippo Neri, la “Mano del Turco”, la Cappella del Crocifisso.

SANTUARIO SS. ANNUNZIATA, CAPPELLA D’ORO, CATTEDRALE DEI SS. ERASMO, MARCIANO E SANTA MARIA ASSUNTA, MUSEO DIOCESANO

Percorso: Santuario della SS. Annunziata con annessa cappella d’oro, antico ospedale e ruota degli esposti; Basilica Madre Cattedrale dei SS. Erasmo, Marciano e Santa Maria Assunta, cripta di S. Erasmo, campanile della Cattedrale in stile normanno-moresco.

Cripta Cattedrale dei SS. Erasmo, Marciano e Santa Maria Assunta

GAETA DA GUSTARE, TOUR ENOGASTRONOMICO

Pescato fresco del Golfo di Gaeta

Un viaggio tra sapori e odori di Gaeta, alla scoperta delle tradizioni di una volta, un’esperienza “gustosa”, dalla tiella alle olive di Gaeta, ai biscotti artigianali, alla saporita frittura di paranza e del pescato fresco del Golfo di Gaeta. Alimenti tipici della cucina mediterranea.

Tiella gaetana

Tiella Sicuramente la ricerca di piatti sempre più gustosi portò all’elaborazione della “tiella”, consistente, nell’interpretazione più semplice, nell’interporre tra due “pizze” un ripieno composto di prodotti di terra o di mare. La storia di questa pietanza è legata indissolubilmente a Gaeta. Da questa secolare tradizione nacque la tiella che permetteva a contadini e pescatori di avere un pasto completo che si conservasse anche per alcuni giorni. Si narra che Ferdinando IV di Borbone ne fosse un grande estimatore, anzi secondo alcuni ne fu proprio l’inventore. Sembra, infatti, che il sovrano nei suoi soggiorni a Gaeta preferisse confondersi con gli abitanti del borgo marinaro e contadino posto fuori le mura e fu in questi luoghi che stupito dall’abilità con la quale le massaie preparavano la pizza elaborò il doppio strato di pasta con il ripieno di pesce o verdura, la tiella appunto, da lui considerata “primo, secondo e terzo”. Dopo la caduta del regno Borbonico nel 1860 divenne pasto principale per tutti gli emigranti che fino agli anni ’50 lasciavano Gaeta alla ricerca di un lavoro. Da un punto di vista gastronomico la Tiella di Gaeta è composta di due sottili strati circolari di pasta, posti uno sull’altro, chiusi lungo i bordi per compressione; il ripieno è costituito da prodotti di terra o di mare, o da entrambi, come nel caso di scarola e baccalà. Fondamentale è il ripieno, la cui accurata preparazione e l’uso d’ingredienti autoctoni rappresentano il segreto principale della sua bontà. Altra caratteristica importante di questo prodotto è l’apporto nutrizionale: essendo ricca di verdure, pesce azzurro, tra l’altro rigorosamente freschi e stagionali, e di carboidrati corrisponde pienamente ai dettami della dieta mediterranea consigliati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità; al contrario non contiene zuccheri né grassi, se non quelli “buoni” ricchi di acidi grassi omega 3 contenuti nel pesce azzurro e nell’olio extra vergine di oliva, ed ha un basso contenuto calorico pur potendo corrispondere ad un pasto completo. Il condimento è rappresentato da olio extra vergine, sale e, secondo i casi, olive di Gaeta, pomodoro, aglio, prezzemolo, peperoncino. Un ultimo aspetto da non trascurare è la sua forma ed il suo aspetto, consolidati da secoli di tradizione, che la fanno somigliare ad una torta con i bordi (in dialetto affriciegl) sapientemente manipolati ad ottenere un’artistica cornice circolare e rendendola così appetibile anche per i bambini la cui dieta è sempre più povera di verdure e di pesce, capisaldi di una corretta alimentazione.

La gustosa tiella di polpi

TURISMO INVERNALE

Spettacolo della fontana di San Francesco

L’Amministrazione Comunale di Gaeta dal 2012, già durante il primo mandato del Sindaco Cosmo Mitrano, ha posto in essere azioni e misure concrete che prevedono interventi di promozione/marketing territoriale per migliorare la fruibilità pubblica sia in termini di spazi (aree libere), sia in termini di accessi (percorso pedonale, pista ciclabile). Così come sono state programmate ed intraprese iniziative di supporto all’economia del paese grazie alla realizzazione di un’azione che ha l’obiettivo di allungare la stagione turistica, stabilizzare i flussi a ciclo continuo, fornire dei servizi integrati sul territorio ai fini dell’incremento delle vendite in media e bassa stagione.

“Gaeta si illumina con Favole di Luce” è giunta alla quarta edizione, dal 3 novembre 2019 al 19 gennaio 2020

Corco Cavour

I numeri parlano chiaro: oltre 500mila presenze solo nel periodo compreso tra il 3 novembre 2018 ed il 20 gennaio 2019. Sono questi i dati che decretano il successo delle luminarie di Gaeta www.luminariegaeta.it e www.facebook.com/LuminariediGaeta